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Clinica Veterinaria Dott. Giardinelli @ All Right Reserved 2022
La separazione dal proprietario in alcuni cani può provocare uno stato d'ansia comunemente definito in medicina comportamentale ansia da abbandono. Questo stato si traduce spesso in comportamenti distruttivi quali ad esempio il ridurre a brandelli scarpe, divani o altri oggetti, abbaiare in modo insistente anche per ore o il fare i bisogni per casa, proocando serie difficoltà di gestione al proprietario. Vi diamo quindi alcuni suggerimenti utilie consigli pratici da attuare qualora il vostro cane soffra di ansia da abbandono.
- Ignorate il cane quando uscite di casa ,ovvero evitate qualsiasi forma di consolazione o di conforto nei confronti dell'animale, cio'provocherebbe solo un rinforzo positivo al suo comportamento.
- Al vostro rientro in casa ignorate il cane fino a quando smetterà di voler attirare la vostra attenzione abbaiando, ululando ecc . Accarezzatelo ed eventualmente offritegli un premio solo quando si e' tranquillizzato.
- Non rimproverate mai il cane per i danni che ha fatto in vostra assenza, non capirebbe il motivo del vostro rimprovero e sopratutto l'educazione da migliori risultati adottando la politica del premio ad un comportamento corretto, piuttosto che quella del rimprovero ad uno sbagliato.
- Abituate il vostro cane ad essere autonomo, a tal fine puo' essere utile insegnargli a strare da solo in una stanza, senza la presenza del proprietario,inizialmente per qualche minuto, poi in modo graduale per più tempo. Ignoratelo se richiama la vostra attenzione e riaprite la porta solo quando e' tranquillo.
- Fate in modo che il cane superi le proprie paure, per fare ciò è necessario che socializzi sia con i suoi simili, sia con le persone, anche quelle abitualmente estranee alla casa. Portatelo il più possibile fuori casa, non solo per favorire la socializzazione ma anche per farlo confrontare con rumori e situazioni diverse in modo tale che imparoi a conoscerli come "normali" e non come qualcosa di cui avere timore.
Consigli pratici per le future mamme! I nostri gatti non sempre sono colpevoli!
Nell’uomo l’infezione può essere acquisita sia con l’ingestione di carne infetta cruda o poco cotta o in seguito ad ingestione di oocisti sporulate dall’ambiente contaminato....
Si raccomanda pertanto di consumare la carne solo dopo accurata cottura o congelamento (-20°C per due o più giorni) ed una attenta igiene personale al momento della manipolazione delle carni. Bisognerebbe evitare, in generale, il consumo di acqua di superficie non filtrata, l’ingestione accidentale di terriccio, nonché il contatto con le feci dei gatti.
All’interno di una famiglia, i gatti non costituiscono un fattore di rischio per la trasmissione ai familiari. La lettiera deve essere accuratamente pulita ogni giorno (preferibilmente con l’utilizzo di guanti) in modo che ogni potenziale oociste presente non abbia il tempo di sporulare. Importante non alimentare i gatti domestici con carni crude, prediligendo l’alimentazione commerciale per evitare il rischio d’infestazione.
FONTI D’INFESTAZIONE PER L’UOMO:
- Consumo di carne cruda o poco cotta
- Consumo di latte e latticini freschi di ovicaprini
- Manipolazione di carne cruda
- Consumo di verdura fresca non lavata
- Manipolazione di verdura/terriccio
- Manipolazione di feci di gatto/pulizia della lettiera non quotidiana
Molti gatti si stressano molto quando è il momento di andare dal veterinario ma fortunatamente con delle piccole accortezze si possono aiutare a diminuire la loro ansia.
TRASPORTINO
E' fondamentale che il gatto si trovi a suo nel suo trasportino: sarà il suo "posto sicuro" durante il viaggio e una buona confidenza con esso è già un grande aiuto per diminuire lo stress.
Per far sì che il gatto acquisisca familiarità ci sono diverse cose che possiamo fare:
- Lasciare il trasportino a disposizione all'interno della casa, in modo tale che l'animale possa entrarci a suo piacimento;
- Rendere il trasportino interessante aggiungendoci all'interno dei giochini o dei premietti, in modo tale da aumentare la curiosità del gatto e incentivarlo ad avvicinarsi.
Per rendere la visita veterinaria meno stressante possibile, il trasportino deve presentare l'apertura dall'alto: in tal modo si evita di forzare il gatto a uscire dal suo "posto sicuro".
RINFORZO POSITIVO
Un altro consiglio è appunto quello del rinforzo positivo attraverso dei premi in modo tale da rendere la visita veterinaria un po' più piacevole e, dunque, meno stressante.
Il dolore dei nostri amici a 4 zampe
Dolore ACUTO: insorgenza improvvisa e di durata limitata.
Dolore CRONICO: dolore che persiste per settimane o mesi. Le cause più comuni sono l'artrosi, dolore neuropatico e tumore.
La riduzione dell'interazione sociale, la riluttanza a muoversi, la perdita di appetito, l'aggressività e il morso sono sintomi comuni di dolore sia nel cane che nel gatto.
La gestione del dolore deve essere multimodale (utilizzo sinergico tra farmaci e terapie fisiche).
- FARMACI:
- Antinfiammatori non steroidei (FANS): principale terapia analgesica.
- Antagonisti del recettore dell'N-metil-D-aspartato (NMDA): usati spesso in combinazione con altri anelgesici.
- Gabapentin: anticonvulsivante usato in combinazione con altri anelgesici.
- Antidepressivi triciclici
- Laser terapeutico: riduce il dolore accelerando il processo di guarigione e riducendo gli agenti infiammatori.
- Fisioterapia
- Assistenza infermieristica: mantenimento dell'animale pulito, caldo e asciutto in un ambiente tranquillo.
- ALTRO:
La comunicazione tra l'uomo e il cane: capirsi per evitare gli errori più comuni
Come comunica il cane?
Per comunicare i cani utilizzano tre canali principali:
1. La comunicazione olfattiva
- segnali che durano a lungo nel tempo e vengono rilevati a distanze intermedie
- la marcatura (tramite urine, feci, secrezioni anali),
- i segnali identificativi individuali (emessi da una grande varietà di secrezioni ghiandolari)
- i feromoni, segnali chimici che vengono percepiti tramite un organo apposito chiamato organo vomero-nasale.
- esistono anche dei segnali misti (olfattivi e visivi) quali urinare con la zampa sollevata marcare con le feci, raspare il terreno con rilascio delle secrezioni delle ghiandole interdigitali (feromoni podali), rotolare sul terreno.
2. La comunicazione acustica
- permette di raggiungere soggetti che si trovano a notevole distanza.
- esistono cinque gruppi di suoni base:
- infantili (guaiti e mugolii),
- di avvertimento (abbaio, ringhio),
- di riunione (ululato),
- di separazione (lamenti) e
- di appagamento (gemiti, brontolii).
3. La comunicazione visiva
- segnali di breve durata ma immediati
- rapidi tempi di risposta da parte del ricevente.
- il principale segnale visivo emesso dai cani è la loro postura determinata dall’insieme della posizione delle diverse parti del corpo (coda, orecchie, testa, arti, apertura della bocca, sollevamento del pelo, ecc.).
- posture ed espressioni sono tipiche del repertorio comportamentale del cucciolo e hanno una funzione di ‘pacificazione’
- posture ed espressioni agonistiche tendono invece a far sembrare il cane più grande e più pericoloso di quello che in realtà è (piloerezione, portare le orecchie dritte e in avanti, inarcare il dorso, sollevare la parte posteriore, retrarre le labbra e mostrare i denti, prendere in bocca il muso di un altro cane, posizionarsi sopra l’altro cane, allontanare la testa e girare intorno all’avversario con arti irrigiditi, collo e coda inarcati e sollevati).
- Postura dell’inchino
La posizione della coda
- tenuta sotto la linea del dorso indica sottomissioneo comportamenti passivi
- portata tra gli arti posteriori estrema sottomissione o paura
- sopra la linea del dorso può indicare minaccia
- inarcata sul dorso o tenuta in posizione verticale la minaccia diventa più seria
- scodinzolare in modo rilassato con la coda sotto la linea del dorso indica intenzioni amichevoli mentre scodinzolare rapidamente con la coda alta e rigida no.
- tipi di portamento della codaparticolari di determinate razze e devono essere interpretate conoscendo bene l’aspetto normale della coda
Gli errori nella comunicazione tra uomo e cane
- molto importante non attribuire emozioni e pensieri umani al cane.
- molti comportamenti del cane vengono interpretati come ‘noia’, ‘prese in giro’ o ‘mancanza di rispetto, quando invece sono tentativi di pacificazione o segnali di stress.
- necessario capire la differenza fra comportamento osservato e il suo vero significato
Le parole
- indispensabile una certa coerenza e costanza da parte del proprietario sia nei comportamenti che nell’uso delle parole.
- le parole dell’uomo sono segnali per il cane. l’animale non ne comprende il significato, ma percepisce il tono e il contesto in cui il segnale viene emesso.
- importante evitare segnali discordanti e utilizzare sempre le stesse parole quando si chiede al cane di fare qualcosa.
Le punizioni
- punizioni vocali con tono di voce decisa
- ignorare completamente il cane
- le punizioni fisiche (come minacce con la scopa, con il giornale o con le mani) devono essere evitate, un cane spaventato a seguito di una punizione fisica potrebbe reagire in maniera aggressiva)
- le punizioni e i rinforzi, per essere efficaci, devono essere contemporanei o immediatamente successivi (massimo 2-3 secondi) al comportamento manifestato dal cane.
Gli errori più comuni nell’utilizzo di premi e punizioni
- punire il cane al rientro a casa quando si trovano danni
- mettere il muso del cane nella sua pipì
- quando un cane abbaia insistentemente o infastidisce il proprietario, si utilizza del cibo o un gioco sperando che il cane smetta.
- dopo aver chiamato ripetutamente ed inutilmente il cane, punirlo nel momento stesso in cui torna verso il proprietario e fa quindi la cosa giusta.
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